Collegiata di Santa Maria Maddalena

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La Collegiata di Santa Maria Maddalena elevata di alcuni metri dal livello stradale, attualmente trasformata in Auditorium comunale. Vi si sale per una spaziosa scalea a doppio ordine di rampe, fiancheggiata, all’accesso, da due colonne scanalate di età romana imperiale e sulla parete frontale di contenimento, risalta una lapide laudatoria riferibile al Primicerio G. B. Vivenzio deceduto nel 1611 probabilmente proveniente, dall’antica Collegiata non più esistente. Dell’attuale Collegiata si ignora la data di costruzione che probabilmente può essere collocata tra la fine del 600 e l’inizio del 700. Sull’ingresso della Collegiata si nota una nicchia in cui è dipinta, a fresco, la Maddalena penitente; l’interno del tempio a navata unica, contiene altarini laterali, ornamenti in stucco, un agile arco trionfale che divide il presbiterio dall’aula ecclesiale. Una grande tela del soffitto, piuttosto rovinata, presenta delle figure mutili ed acefale per caduta di colore; raffigura l’episodio evangelico della Maddalena che lava i piedi a Gesù, è datata 1817 con firma G.M.P., restaurata un secolo dopo, nel 1917 da C.Piro. Sul pavimento si legge una lapide con elogio funebre indicante la sepoltura del Canonico Don Francesco Pandola personaggio coinvolto nella locale vicenda della rivoluzione della Repubblica Napoletana 1799[2]; nella stessa circostanza, anche questa Chiesa, come altre di Lauro, fu vittima dell’incendio. Era sorta questa Collegiata in memoria e in continuità dell’altra antica, con lo stesso titolo di Santa Maria Maddalena, la cui fondazione risaliva all’anno 1089. Ma dell’antica non rimane alcun segno, anzi, fino a qualche anno addietro se ne ignora persino il sito.

Ultimo aggiornamento ( Martedì 14 Aprile 2009 14:09 )