Dell’esistenza di un tempio pagano a Lauro, e nel suo territorio, si é spesso parlato, da tempo. Per la presenza di molti reperti, tra questi significative sono la presenza di due colonne, negli ambienti del Castello Lancellotti, e precisamente nei vani siti sul lato rivolto a sud, sud-est ed attualmente adibiti uno a studio privato del principe e l’altro ad esso attiguo,separato dal primo dalla cosiddetta”stanza del plastico”. Si tratta di due colonne che, sebbene diverse per dimensioni e caratteristiche, si trovano entrambe murate nelle strutture dell’antico maniero ad una certa vicinanza, con ogni probabilità non casuale; precisamente esse distano circa 7,30 metri l’una dall’altra e si trovano allineate verso il lato esterno della rocca.Gli esemplari di colonna dei quali , si parla differiscono soprattutto per il capitello, che per quella conservata nell’ambiente studio ha le fattezze di un capitello ionico apposto alla colonna, sembra ,successivamente presentandosi diverso per materiale utilizzato e livello di rifinitura. Ambedue le colonne sono poi a faccia liscia, dell’altezza di circa 2,90 metri e circa 60 cm di diametro entrambe poi sono state oggetto di interventi di consolidamento con malta cementizia per tenere insieme parte di esse evidentemente lesionate nel passato. Sembrerebbe che le due colonne siano state murate nel posto in cui si trovavano originariamente. Le due c si trovano in posizione non esposta né rilevante dal punto di vista statico e quindi non (ri)utilizzate come elemento decorativo né strutturale, ma semplicemente inglobate nella successiva costruzione delle strutture del maniero. L’ipotesi  appare avvalorata anche dal fatto che le due colonne si trovano posizionate sullo stesso livello e soprattutto esse si trovano in quella parte della rocca che, secondo l’andamento naturale del terreno, dovrebbe essere il più elevato rispetto alla restante parte.