Prende il nome dal colore delle pareti dove oltre allo stemma dei Lancellotti è raffigurato anche quello della Aldobrandini, la moglie di don Filippo Massimo.
Al centro si eleva un grande focolare di tufo in stile anglo-sassone aggiunto durante l’occupazione aglo-americana dell’ultimo conflitto mondiale.
La sala fa da corridoio al grande terrazzo panoramico esposto a mezzogiorno che offre una meravigliosa vista sul Vallo di Lauro