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Storia e Percorso Visita PDF Stampa E-mail
Scritto da Valeria Giuliano   

Dal grande Torrione Occidentale si scorge il quartiere di Fellino, la grande piazza Lancellotti sottostante, il bosco di querce. Il Torrione fu costruito dai Marchesi Pignatelli.
Da qui si accede al Vestibolo Rosso, grande sala d'attesa per l'entrata alla Sala d'Armi, dove troviamo un grande arazzo sulla sinistra, indicante l'arte del giardinaggio.
Passando nella Sala d'Armi, si illustrano gli affreschi presenti in questa sala. Presso l'ingresso della sala, è dipinto un grande affresco raffigurante l'incendio del Castello, ispirato all'episodio del Martedì 30 Aprile 1799.
Dal centro del soffitto a cassettoni pende un grande lampadario bronzeo a forma di disco solare, da cui pendono vari ordini di lampade. Sulle quattro pareti della sala è illustrata una rapida sintesi della storia del feudo di Lauro: sono ritratti stemmi e figure allegoriche delle varie signorie che qui governarono, dai Sanseverino ai Lancellotti.

E... sorpresa! Due fantasmini emergono dalle tenebre per spaventare i visitatori...

I fantasmini si allontanano verso il Salotto rosso, così chiamato per il colore delle pareti. Nella Camera dell'Erede i visitatori vengono affascinati dalla ricca mobilia lì presente, dalla luce soffusa e dal richiamo al continuare la visita. La Camera del Principe, la successiva, ha un gusto più sobrio e contenuto, in stile neo-classico anche se vi si trovano elementi più antichi.

Nella Sala del Biliardo i visitatori sentono strani rumori... un'antica leggenda torna a farsi avanti. La storia di un fantasma viene raccontata ai visitatori, e gli strani rumori aumentano... via da qui! Verso la Sala da Pranzo...

Ammiravamo nella Sala da Pranzo una tavola imbandita con commensali che discutevano di filosofia e storia: la sala è dipinta in oro e rosso, in fondo prevale la figura di un'imponente donna seduta, dall'espressione autoritaria e severa. Chi sarà questa matrona?
Il pensiero dei visitatori è interrotto da un gran rimbombo: ecco un 'gong' che serviva ad annunciare ai commensali l'arrivo delle pietanze.
Lo sguardo spazia fuori: i visitatori vengono condotti verso i Giardini all'Inglese, ad ammirarne i soffici chiaroscuri della Luna e delle luci.
Ed è da qui che si ammira la Cappell Castellana: ricalca motivi di antiche basiliche romaniche e troviamo tracce rilevanti dell'opera di Don Fillippo Lancellotti. Incline a sentimenti religiosi, edificò questa cappella per amore della religione, dell'arte e per la salvezza della propria anima. E ancora oggi, un frate si occupa di tener in vita questo luogo.

Verso il buio, in uno stretto passaggio, si apre la porta che conduce alla Biblioteca. Ma il Castello riserva altre soprese... negli anfratti tra la cultura, si annida un passaggio segreto...
Ed ecco improvvisamente il Chiostrino, ambiente di assoluto silenzio e luogo dei visitatori.
 
 
Gli ambienti visiitati all'interno del Secondo Cortile:
Torrione Occidentale
Sala d'Armi
Salotto Rosso
Camera dell'Erede
Camera del Principe
Sala del Biliardo
Sala da Pranzo
Giardini all'inglese
Cappella
Biblioteca
Chiostro
Belvedere della Peschiera
Vestibolo Rosso
Sala d'Armi
Salotto Rosso
Camera dell'Erede
Camera del Principe
Sala del Biliardo
Sala da Pranzo
Giardini all'Inglese
Cappella Castellana
Biblioteca
Chiostro
 

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Ultimo aggiornamento Giovedì 11 Settembre 2014 09:36