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Poesia E-mail

 

Rivive qui il passato questa sera

tra danze, investiture e pur duelli,

tra sventolii e lanci di bandiere

e plebi a festeggiar Lumina in Castro.

S'apre il corteo al rullo dei tamburi

con Principessa e damigella a lato,

di preziosi ammantati rivestite,

tra cavalieri armigeri e baroni.

S'apre il Castello illuminato a giorno,

festante accoglie in Corte una gran folla

che ha tanto da ammirar tra queste mura:

opere lignee di provetta mano,

di ferro, di ceramiche dipinte,

statuine e quadri e vaghi oggetti ancora,

vinarie taberne ed olearie,

e tavole allestite di dolcezze.

E su e giù tra l'una e l'altra Corte

vedi passare messi con vassalli

del Contado, con tunica e con cotta

e chi dell'oste alla taberna attende

e chi del fabbro alla bottega intende.

E all'altra Corte a visitar le sale

e ancor quant'altro splende nel Castello:

luci alle Torri e alle merlate mura,

nobili sale con preziosi arredi

e le memorie degli antichi eventi

de' Lancellotti, e Pignatelli ed altri.

Ma che vale un Castel senza fantasmi?

Guizzanti per l'oscuro dei camini,

allegri e dispettosi fantasmini,

con improvvisi e striduli lamenti

con tonfi e colpi a spaventar la gente.

Cortesi, intanto, ed accoglienti guide

abili, colte e di gentil favella,

tanto ammirate dal visitatore

narrano i fasti della rocca antica.

In eleganti e sontuose vesti

di luminosi e vividi colori

di morbido damascato e di broccato,

seriche gonne adorne di merletti;

e con pregiate stoffe rivestiti

gli aderenti al sen stretti corsetti.

E ricamati scolli a fili d'oro

il nudo collo adorno di gioielli

di abili maestri di ceselli.

V'è nulla questa sera di più bello

e di splendente delle nostre dame,

le cui beltà adornano il Castello.

E cavalieri intrepidi e gagliardi

guide eloquenti nel narrar memorie.

Ed altri messeri di spada cinti,

col tondeggiante berrettone in testa

simile a quello di Enrico Ottavo

che Caterin Regina e sua consorte,

ripudiò per Anna di Bolena.

Ed anche un frate nel suo saio avvolto

che attende il penitente alla cappella

tu troverai che assolve i miei peccati.

Di certo, finché Pro Lauro vivrà

con nobil guida e giovanili schiere

del bello amanti e ancor della cultura

delle radici della nostra terra,

Si!. Lumina in Castro non si spegnerà.

 

Prof. Moschiano Pasquale, "Lumina in Castro: la Poesia",

 

Agorà del Vallo di Lauro, Dicembre 2008.

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Ultimo aggiornamento Giovedì 02 Maggio 2013 07:07